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Sabato 17 giugno – Mattino – I Laboratori

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IM-PATTI. Come l’amministrazione condivisa cambia le nostre città

Ore 10 / Quartiere Santo Stefano, Sala Marco Biagi, via Santo Stefano, 119

  • Sei un amministratore locale, un’organizzazione di Terzo Settore o un gruppo di cittadini e vorresti promuovere un Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni nel vostro Comune o semplicemente sei interessato a capire qualcosa in più?
  • C’è già un Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni e vuoi capire come strutturare un Patto di collaborazione? Ci sono già dei Patti di collaborazione e vuoi confrontarti con altri sulla loro applicazione?
  • Ti interroghi su come strutturare la collaborazione tra organizzazioni di terzo settore strutturate e gruppi di cittadini?

Il Laboratorio del 17 giugno è quello che fa per te! Con la possibilità di attingere a piene mani dall’esperienza del Comune di Bologna, che insieme a Labus ha redatto il primo Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni (vedi qui i patti di collaborazione attivi a Bologna) e che Labsus sta diffondendo in Italia e all’estero dando vita a oltre 500 patti di collaborazione (vedi Rapporto Labsus 2016).


GENERARE PROSSIMITÀ. Come stimolare, favorire ed accompagnare progetti di prossimità nei territori e nelle comunità locali a partire dai cittadini

Ore 10 / Urban Center, piazza del Nettuno 3 – A cura della Rete delle Case del quartiere di Torino

Un momento di confronto aperto su un tema centrale per chi, quotidianamente, cerca di proporre attività e iniziative sul territorio. Durante l’incontro ci si interrogherà sul modo in cui operatori, cittadini, amministratori, gruppi spontanei e realtà varie possono inventare, stimolare e accompagnare progetti di prossimità nelle comunità locali.

Per farlo si proporranno alcune tecniche collaudate di improvvisazione teatrale che mirano, attraverso la partecipazione attiva dei presenti, a immaginare insieme diversi scenari su cui avviare una riflessione collettiva.

Ci chiederemo quale sia la “ricetta” per “generare prossimità” e se di ricetta si può parlare.


OLTRE I SERVIZI. La prossimità per ritrovare la cittadinanza

Ore 10 / La Bacchetta, via Castiglione 25 – A cura del gruppo GTR – Gruppo Terapia e Riabilitazione – AUSL Bologna

SerT e comunità non bastano a dare risposte ai problemi di dipendenze. C’è uno spazio che va oltre e che deve trovare risposte nel lavoro di prossimità per garantire piena cittadinanza a chi altrimenti rimarrebbe “fuori”. Come poter immaginare percorsi che sappiano trasformare la sofferenza del bisogno in un io desiderante che attraverso il lavoro di prossimità/comunità restituisca identità, appartenenza, cittadinanza?

Servizi e comunità, riuniti nel gruppo GTR si mettono in gioco e si uniscono in cerchio attorno alla persona nella sua fragilità. Rendendosi però conto che questo cerchio può diventare un limite, in cui sperimentiamo la frustrazione delle risposte che non si trovano mentre la persona che chiede aiuto non è più protagonista della sua esistenza. I servizi, da soli, non bastano!

Al di là del nostro cerchio ci sono mondi vitali a cui le persone chiedono di arrivare o di tornare.

E qui nasce lo slancio verso la prossimità.

Cooperazione sociale e ambiente. Trasparenza delle regole e agibilità per la cooperazione sociale di inserimento lavorativo

Ore 9.30 / Fondazione del Monte, via delle Donzelle 2 – A cura dell’Associazione 14 luglio

L’intento è quello di promuovere un confronto costruttivo sul sistema di regole e controlli necessari alle cooperative sociali di inserimento lavorativo a raggiungere gli obiettivi della loro missione. La questione verte attorno a come garantire loro agibilità al mondo del lavoro in condizioni di chiarezza e fuori da ogni ambiguità.

Decision makers, amministratori, legislatori, cooperanti e pubblico si interrogheranno su quali siano le condizioni affinché la cooperazione sociale possa misurarsi con le regole del mercato centrate sulla competitività di prodotti e servizi, sulla competenza, sull’efficienza, sulla propensione ad innovare, armonizzando la sfida con le regole che già adesso ci sono ma che nessun amministratore osa mettere in atto per l’incertezza incombente.

Migranti: verso un nuovo patto sociale di comunità

Ore 10 / Quartiere Santo Stefano, Sala Consiglio, via Santo Stefano 119 – A cura di Consorzio Nazionale Idee in Rete (Consorzio Cis / Cooperativa Orso e Solco Rete di Imprese Sociali Siciliane) e della Cooperativa Arca di Noè di Bologna

I migranti ed i rifugiati che negli ultimi anni, in misura sempre crescente, abitano ed attraversano i nostri territori, hanno mobilitato Organizzazioni e Reti in un compito complesso ed a tratti inedito: sostenere la transizione di persone adulte provenienti da altri paesi verso condizioni di autonomia e cittadinanza. Istituzioni, terzo settore, Associazioni, aziende, gruppi informali, singoli cittadini si sono attivati per contribuire insieme ai servizi pubblici e a quelli del privato sociale per raggiungere in tempi il più possibile rapidi un obiettivo così ambizioso.

Gli interrogativi che questa migrazione porta con sé non riguardano solo il tema dell’autonomia delle persone e della loro integrazione: questo movimento incarna per certi aspetti la fine di un tempo e i migranti testimoniano i conflitti, le diseguaglianze e gli squilibri del sistema economico e politico in cui viviamo. La loro presenza ci chiede di trovare nel locale alcune risposte a temi globali e ci interroga rispetto a quale nuovo patto di comunità stringere. Per ragionare su questo chiederemo ad attori diversi di raccontare che cosa li ha spinti a mobilitarsi, che cosa è cambiato in loro, che cosa è mutato nel loro sistema relazione: una prima traccia per avviare una riflessione su come riscrivere le regole di scambio e convivenza nei nostri territori e nelle nostre reti.

Nella sala è presente l’installazione Vite sommerse, di Melania Costantino.