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Giovedì 3 ottobre
- 12.00 – 13.30 – Plenaria di apertura
- 15.00 – 16.45 – Pomeriggio – prima parte
- 17.15 – 19.00 – Pomeriggio – seconda parte
- 20.30 – 22.30 – Teatro, musica e convivialità
Venerdì 4 ottobre
- 9.30-11.15 – Mattina – prima parte
- 11.45 – 13.30 – Mattina – seconda parte
- 15.00 – 16.45 – Pomeriggio – prima parte
- 17.15 – 19.00 – Pomeriggio – seconda parte
- 19.30 – 22.30 – Cibo e cultura a Rione Sanità
Sabato 5 ottobre
- 9.30 – 11.15 – Ultimi spazi di lavoro e confronto
- 11.45 – 13.30 – Plenaria di chiusura
- dopo le 14.00 la festa Continua
I principali luoghi della Biennale di Napoli
Fai click sul nome dei luoghi per ottenere l’indirizzo
Trianon Viviani – teatro della Canzone napoletana: luogo di apertura e chiusura della Biennale;
Albergo dei Poveri: carico del suo alto valore simbolico, questo luogo sarà il centro delle sessioni e attività delle tre giornate;
Officine Gomitoli: luogo di intreccio e confronto che ha accolto la Biennale già dalle prime fasi dell’edizione napoletana.
Centro Salesiani Don Bosco: luogo aperto al territorio e alla crescita dei giovani ospiterà alcuni degli appuntamenti della Biennale
Fondazione Campania Welfare: a supporto dei minori, e di tutti coloro che, per condizioni ambientali, economiche, culturali, familiari, sono in una situazione di fragilità.
Programma dettagliato
LEGENDA DEI COLORI
Il programma sotto esposto potrebbe subire alcune variazioni secondarie, si consiglia di controllare nei giorni immediatamente precedenti all’evento.
Giovedì 3 ottobre – 12.00 – 13.30
Teatro Trianon Viviani
- La prossimità per ri-generare relazioni e luoghi – Massimo Ruggeri (co-direttore Biennale della Prossimità)
- Saluti istituzionali
- Luca Trapanese – Comune di Napoli
- Roberta Gaeta – Regione Campania
- La prossimità vista da Napoli – Andrea Morniroli (comitato locale)
- La biennale della prossimità come percorso: l’esperienza della tappa a Reggio Calabria – Gianni Pensabene (presidente consorzio Macramé)
- Orientarsi tra luoghi e programma con la voglia di incontrarsi – Chiara Loffredo (comitato locale)
Giovedì 3 ottobre – 15.00 – 16.45
- Dalle pratiche agli ecosistemi di prossimità
- Rigenerare l'abitare tra povertà, vulnerabilità e fragilità
- La prossimità per un'invecchiamento attivo e in salute e per sostenere la domiciliarità
Albergo dei Poveri
L’Osservatorio sulla prossimità in Italia e le pratiche, che nella IV° edizione della ricerca sono raccontate, si confrotnano con i partecipanti sulle sfide della Prossimità, sul loro valore pubblico, sugli impatti che realizzano. Un dialogo che vuol contribuire a sviluppare una riflessione operativa e dialettica verso ecosistemi di prossimità prossimi e legittimati da chi li anima, dal Pubblico e dalla comunità che partecipa sempre più consapevole degli impatti generati.
Hanno collaborato – L’Osservatorio sulla prossimità
Intervengono – Carlo Andorlini e Laura Bongiovanni
Partecipani tra gli altri alla discussione:
- La Foresta, Accademia di Comnità – Rovereto (TN)
- Borgata Paraloup – Cuneo (CN)
- Progetto COPE – Trento (TN)
- L’Elba del Vicino – Rio Marina (LI)
- Portineria di Sestiere Avamposto di Comunità – Venezia (VE)
- Camilla Emporio di Comunità – Bologna (BO)
- Comune di Sassuolo – Sassuolo (MO)
- Sciroppo di Teatro – Reggio Emilia, Ravenna, Modena
- Progetto Educarci alla Comunità – Arcidiocesi di Modena e Nonantola (MO)
- Get Up – Udine (UD)
- Iper3 – Novara (NO)
- Progetto Startappe – Genova (GE)
- Fondazione di Comunità San Gennaro – Napoli (NA)
- Officine Gomitoli – Napoli (NA)
- Amici di PeterPan – Napoli (NA)
- Liberi Nantes – Roma (RO)
Centro Salesiani Don Bosco
L’abitare dovrebbe essere al centro delle politiche pubbliche, sia a livello nazionale che europeo. Tuttavia, emergenze abitative e costi elevati continuano a rappresentare una sfida significativa, penalizzando in particolare le persone più vulnerabili, comprese quelle in difficoltà economica. Recentemente, il disastro delle vele a Scampia ha messo in evidenza i pericoli legati alla mancanza di soluzioni abitative adeguate. In questo contesto, l’economia sociale può svolgere un ruolo cruciale, intervenendo con un confronto di esperienze e buone pratiche per fornire soluzioni innovative e sostenibili.
Hanno collaborato – Consorzio Nazionale Idee In Rete, CNCA, Legacoopsociali
Coordina l’intervento Marco Gargiulo – Presidente Consorzio Nazionale Idee In Rete e Confcooperative Habitat Marche
Intervengono
- Monica Buonanno – Esperta di politiche attive del lavoro, già Assessora alle politiche sociali e al lavoro del Comune di Napoli
- Rossana Zaccaria – LegaCoopAbitanti, Milano
- Emilianna Troiano – Cooperativa Alice, Alba
- Maria Chiara Vita Finzi – Rete naz.le Coabitare Solidale e Ass.ne Agevolando, Bologna
- Silvia Bartellini – Cooperativa Abitare, Milano
Officine Gomitoli
Le esperienze che verranno presentate sono esempi di come il valore della prossimità sia stato l’elemento generatore di relazioni e legami sociali. Tre esperienze di tre territori diversi; pratiche agite che hanno dato prova di un intervento con al centro la persona e il suo contesto di vita, nelle quali si sono intrecciati e contaminati interventi agiti sia da operatori professionali sia da volontari; pratiche che hanno avuto e saputo agire sul protagonismo delle rispettive comunità per andare verso una comunità capace di prendersi cura di tutte le persone che l’abitano.
Il panel prevede una brevissima illustrazione delle tre esperienze (Napoli, Reggio Calabria, Torino) per poi lasciare la scena ai partecipanti che saranno accompagnati in una sorta di laboratorio. Uno spazio sia per un confronto collettivo, ma anche per costruire una tela e un testo per lasciare alcune tracce di come la prossimità può essere intesa sia come pratica di scambio paritario sia di cura.
Partecipano al confronto Georges Tabacchi, Salvatore Rao, Fortunata Denisi, Ida Roccasalva, Marisa Bruno
Hanno collaborato all’organizzazione La Bottega del Possibile (Torre Pellice, TO), Cooperativa Res Omnia (Reggio Calabria), Gruppi di Volontariato Vincenziano, Napoli.
Albergo dei Poveri
Il tema della prossimità, declinato in relazione al tema della rigenerazione di luoghi e relazioni, passa attraverso una maggiore consapevolezza delle sovrastrutture mentali e culturali che sottendono l’azione del guardare. Osservare senza pregiudizi, allenare la capacità di meravigliarsi, condividere la quotidianità delle abitudini, condividere e raccontare storie, sono solo alcune delle modalità con le quali è possibile esplorare il potenziale della fotografia come pratica di prossimità.
Teatro Trianon Viviani
Malavitoso romano, Claudio Foschini ha passato la sua vita tra gli eccessi: dai picchi di adrenalina e incoscienza delle rapine in banca al baratro della “più profonda disperazione” di “una cella sporca, con quattro letti che si tiravano giù”; dalle estasi dell’eroina e della cocaina alla rabbia verso una società, quella italiana, che non riesce ad aiutare chi vive in miseria e non ha mezzi per riscattarsi.
Lo spettacolo “Un estremo atto d’amore” riprende fedelmente le parole di Claudio in un unico monologo, a cui vengono contrapposti dei brevi passaggi dell’Antigone di Sofocle, affidati alla regia sonora: al linguaggio franco, lucido e sagace di Foschini viene contrapposto il tono aulico della tragedia greca, un “coro” che ritrae noi tuttƏ, spettatorɜ di storie fuori dal tempo – e giudici ultimɜ, oggi come allora.con RICCARDO SALVINI
musiche di FEDERICO PIANCIOLA, LUCA MORINO e RICCARDO SALVINI
eseguite dal vivo da MARCO GERVINO, ANDREA MARAZZI e LUCA MORINO
regia, adattamento e luci di VIREN BELTRAMO
voci di Andrea Murchio, Chiara Cardea, Adriano Festa, Bianca ed Elio Genovese
una produzione COMPAGNIA GENOVESEBELTRAMO
Lo spettacolo termina alle ore 16.
Centro Salesiani Don Bosco
Con l’intento di sollecitare negli Studenti un pensiero che promuova la consapevolezza del ruolo unico che l’essere umano può assumere nella sua facoltà di generare relazioni e legami che determinano cambiamenti, la Biennale della Prossimità ha proposto alle Scuole Statali e paritarie di ogni ordine e grado della Regione Campania un lavoro di ricerca per immagini dal titolo “Parentele_ inaspettate”.
Perseguendo le istanze che animano La Biennale, il Percorso proposto ha inteso promuovere pratiche attive capaci di alimentare nei ragazzi la dimensione del “noi” attraverso un’esperienza di contaminazione artistica che potesse offrire inusitate opportunità di rappresentazione della naturale interdipendenza tra le diverse specie che abitano e che animano il sistema terra. I risultati di tale ricerca saranno presentati al pubblico alla presenza dei rappresentanti delle Scuole coinvolte, che illustreranno le opere realizzate.
- MOSTRA PERMANENTE - I Migranti Mappano l'Europa
- MOSTRA PERMANENTE - Esposizione materiale "parentele inaspettate"
- MOSTRA PERMANENTE - Glossario della prossimità
- PERCORSI NELLA CITTÀ - Itinere. Una deriva condivisa
- PERCORSI NELLA CITTÀ - Archivi domestici
Albergo dei Poveri
Quali sono i confini di una città? Come rappresentare le città dal punto di vista di chi sta cercando di abitarle? Attraverso il disegno di una mappa, i migranti sono invitati a rappresentare la propria relazione con la città. Il progetto I MIGRANTI MAPPANO L’EUROPA si propone di riscrivere, attraverso lo sguardo e il segno dell’altro, tutte le città attraversate dai migranti, al fine di costruire una mappa europea del presente che porti alla luce il significato e le forme del primo approdo.
Chiesa dei Salesiani Don Bosco
Esposizione delle opere realizzate dagli studenti e dalle studentesse delle scuole della Campania nell’ambito del concorso “Parentele inaspettate”. Le pratiche di prossimità si nutrono dall’incontro con l’altro nella dimensione del ‘noi’, per contaminarsi con storie ed esperienze diverse e talvolta per ribaltare il proprio modo di agire, capace di promuovere un nuovo concetto di generatività, di parentela per ricucire quel capitale umano che resta risorsa disponibile come “bene comune della collettività”. Come ci prendiamo cura del paziente lavoro di tessitura (e ri-tessitura) delle relazioni tra le persone e tra le comunità e i territori che abitano? Come prendersi cura e promuovere le pratiche di sconfinamento dalle proprie consuetudini?
Albergo dei Poveri
Il gruppo Linguaggi Artistici della Biennale di Prossimità 2024 propone per le tre giornate di eventi a Napoli il progetto-laboratorio di arte pubblica “Glossario della Prossimità”, che prevede il coinvolgimento spontaneo del pubblico alla realizzazione di poster da appendere all’interno dell’Albergo dei Poveri al fine di aprire uno scambio con chi ha fatto esperienza della Biennale e chi abita e attraversa le zone della città interessate dall’evento. L’azione di scambio e condivisione prevede la raccolta e la scrittura di parole, espressioni o pensieri sui molteplici aspetti di prossimità, accoglienza e reciprocità, con l’ambiente circostante, con l’altr* da sé, con la città, attivando concetti che offrono la possibilità di ripensare le nostre forme dell’abitare e di porci in relazione.
All’ingresso dell’Albergo dei Poveri sarà allestito un banchetto di “raccolta e scambio” delle parole sul tema, che saranno trascritte su poster diffusi negli spazi e nelle strutture a loro predisposte, per una continua rimodulazione di significati sul senso di vivere e far vivere i luoghi e le relazioni di prossimità.
Hanno collaborato all’organizzazione Dedalus – cooperativa sociale / Fondazione Morra Greco / sottospazio / CUT – Circuito Urbano Temporaneo / Spazi Altri / Pontinpietra Academy
Albergo dei Poveri
Itinere (in corso, in via di svolgimento) nasce con l’intenzione di lavorare sul concetto di prossimità come possibilità di trasformare un luogo in spazio.
L’attività si propone come una camminata “libera” all’interno di un ambiente circoscritto, il triangolo tra i luoghi della biennale, in cui il fruitore ha la possibilità di creare il proprio percorso fatto di suggestioni ed emozioni attraverso proposte e interazioni con il territorio e i suoi abitanti.
Albergo dei Poveri
Archivi domestici nasce con l’intenzione di lavorare sul concetto di prossimità come memoria ovvero opportunità per intessere legami di senso tra il territorio di riferimento, gli abitanti nel loro vivere quotidiano e la comunità.
A tale scopo sarà realizzato un punto fisico gratuito di ascolto e raccolta materiali da archiviare durante i 3 giorni della biennale con un’azione finale collettiva partendo dall’archivio formatosi in precedenza.
Giovedì 3 ottobre – 15.00 – 19.00
Albergo dei Poveri
Giovedì 3 ottobre – 17.15 – 19.00
Officine Gomitoli
L’economia dovrebbe contribuire a creare una società giusta, inclusiva e sostenibile. Le leggi dell’economia che hanno dettato l’agenda politica e il libero mercato non hanno portato vantaggi a tutti. Soprattutto le aree “a scarso interesse economico”, oltre della retorica della bellezza dei piccoli borghi, hanno subito depauperamento umano economico e sociale. Un’economia basata sulle relazioni tra le persone, le imprese, le istituzioni è un modello di neo-mutualismo più che mai attuale e attuabile.
Partecipano al confronto Eleonora Vanni – Legacoopsociali, Cecilia Manzo- Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Giuseppe di Francesco – Presidente Fairtrade Italia, Laura Lieto Vicesindaca di Napoli con delega all’Urbanistica, Davide Bazzini – Comune di Milano. Conduce Marta Battioni – Legacoopsociali.
Inoltre partecipano al confronto le esperienze di Ecolandia, Terra Felix e Cooperativa sociale Eva
Hanno collaborato all’organizzazione Legacoopsociali e CNCA
Centro Salesiani Don Bosco
La rete RESPIRO unisce esperienze di sei regioni italiane per ricostruire legami di prossimità intorno ai ragazzi che, a seguito di crimini domestici, si trovano privi di legami familiari.
Introduce a nome della Rete RESPIRO Fedele Salvatore e la giornalista Amalia De Simone conduce la discussione con la presenza di esperienze da diverse regioni:
- La prossimità in emergenza (Marvita Goffredo, progetto Sirio – Bari)
- Strumenti di prossimità: Doti educative e protocolli onerosi (Stefania Rossetti – Save the Children)
- Quando la rete di prossimità funzione. Una storia (Antonello Arculeo, CentrofamigliE – Catania)
- Il difficile rapporto col padre in carcere (Maria Domenica Cozzolino, coop. Irene ’95 – Marigliano)
Intervengono inoltre Giovanni Galano (Garante Infanzia e Adolescenza Regione Campania), Marianna Giordano (Presidente CISMAI – Coordinamento Italiano Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia).
Albergo dei Poveri
Inaugurazione della mostra che sarà visitabile per tutta la durata dell’evento Biennale.
Quali sono i confini di una città? Come rappresentare le città dal punto di vista di chi sta cercando di abitarle? Attraverso il disegno di una mappa, i migranti sono invitati a rappresentare la propria relazione con la città. Il progetto I MIGRANTI MAPPANO L’EUROPA si propone di riscrivere, attraverso lo sguardo e il segno dell’altro, tutte le città attraversate dai migranti, al fine di costruire una mappa europea del presente che porti alla luce il significato e le forme del primo approdo.
Ha collaborato – Dedalus Cooperativa Sociale
Intervengono
- Elena de Filippo, Presidente Dedalus Cooperativa Sociale
- Carlo Andorlini, docente di Disegno e gestione dei servizi sociali – Università di Firenze
- Marco Berbaldi, presidente Associazione Consorzio Communitas Gilda Berruti, docente di Urbanistica – Università degli Studi di Napoli Federico
- II Mariola Grodzka, coordinatrice Area Mediazione culturale – Dedalus Cooperativa Sociale
- Nausicaa Pezzoni, docente di Urban Planning – Politecnico di Milano
- Mario Spada, Presidente Biennale dello spazio pubblico
- Gilda Berruti, docente di Urbanistica – Università degli Studi di Napoli Federico II
Partecipano tar gli altri alla discussione alcune delle autrici delle mappe di Napoli, protagoniste del laboratorio “Pensare la città. Intessere relazioni” realizzato presso le Officine Gomitoli nel 2022 e nel 2023.
- MOSTRA PERMANENTE - I Migranti Mappano l'Europa
- MOSTRA PERMANENTE - Esposizione materiale "parentele inaspettate"
- MOSTRA PERMANENTE - Glossario della prossimità
- PERCORSI NELLA CITTÀ - Itinere. Una deriva condivisa
- PERCORSI NELLA CITTÀ - Archivi domestici
Albergo dei Poveri
Quali sono i confini di una città? Come rappresentare le città dal punto di vista di chi sta cercando di abitarle? Attraverso il disegno di una mappa, i migranti sono invitati a rappresentare la propria relazione con la città. Il progetto I MIGRANTI MAPPANO L’EUROPA si propone di riscrivere, attraverso lo sguardo e il segno dell’altro, tutte le città attraversate dai migranti, al fine di costruire una mappa europea del presente che porti alla luce il significato e le forme del primo approdo.
Chiesa dei Salesiani Don Bosco
Esposizione delle opere realizzate dagli studenti e dalle studentesse delle scuole della Campania nell’ambito del concorso “Parentele inaspettate”. Le pratiche di prossimità si nutrono dall’incontro con l’altro nella dimensione del ‘noi’, per contaminarsi con storie ed esperienze diverse e talvolta per ribaltare il proprio modo di agire, capace di promuovere un nuovo concetto di generatività, di parentela per ricucire quel capitale umano che resta risorsa disponibile come “bene comune della collettività”. Come ci prendiamo cura del paziente lavoro di tessitura (e ri-tessitura) delle relazioni tra le persone e tra le comunità e i territori che abitano? Come prendersi cura e promuovere le pratiche di sconfinamento dalle proprie consuetudini?
Albergo dei Poveri
Il gruppo Linguaggi Artistici della Biennale di Prossimità 2024 propone per le tre giornate di eventi a Napoli il progetto-laboratorio di arte pubblica “Glossario della Prossimità”, che prevede il coinvolgimento spontaneo del pubblico alla realizzazione di poster da appendere all’interno dell’Albergo dei Poveri al fine di aprire uno scambio con chi ha fatto esperienza della Biennale e chi abita e attraversa le zone della città interessate dall’evento. L’azione di scambio e condivisione prevede la raccolta e la scrittura di parole, espressioni o pensieri sui molteplici aspetti di prossimità, accoglienza e reciprocità, con l’ambiente circostante, con l’altr* da sé, con la città, attivando concetti che offrono la possibilità di ripensare le nostre forme dell’abitare e di porci in relazione.
All’ingresso dell’Albergo dei Poveri sarà allestito un banchetto di “raccolta e scambio” delle parole sul tema, che saranno trascritte su poster diffusi negli spazi e nelle strutture a loro predisposte, per una continua rimodulazione di significati sul senso di vivere e far vivere i luoghi e le relazioni di prossimità.
Hanno collaborato all’organizzazione Dedalus – cooperativa sociale / Fondazione Morra Greco / sottospazio / CUT – Circuito Urbano Temporaneo / Spazi Altri / Pontinpietra Academy
Albergo dei Poveri
Itinere (in corso, in via di svolgimento) nasce con l’intenzione di lavorare sul concetto di prossimità come possibilità di trasformare un luogo in spazio.
L’attività si propone come una camminata “libera” all’interno di un ambiente circoscritto, il triangolo tra i luoghi della biennale, in cui il fruitore ha la possibilità di creare il proprio percorso fatto di suggestioni ed emozioni attraverso proposte e interazioni con il territorio e i suoi abitanti.
Albergo dei Poveri
Archivi domestici nasce con l’intenzione di lavorare sul concetto di prossimità come memoria ovvero opportunità per intessere legami di senso tra il territorio di riferimento, gli abitanti nel loro vivere quotidiano e la comunità.
A tale scopo sarà realizzato un punto fisico gratuito di ascolto e raccolta materiali da archiviare durante i 3 giorni della biennale con un’azione finale collettiva partendo dall’archivio formatosi in precedenza.
Giovedì 3 ottobre – h.20.30 – 22.30
Teatri Trianon Viviani
“Abbiamo le ore contate”
“Come le ore contate?”
“I minuti , 60 minuti e tutto questo non ci sarà più”.
Due personaggi vivono come sospesi nel tempo tra cumuli di rottami dei quali si prendono cura da sempre. Tenutari inconsapevoli delle storie che negli anni hanno attraversato quel luogo che a breve smetterà di esistere, cercano di resistere a chi non li considera più utili. Un viaggio surreale e onirico nella memoria storica della cooperativa attraverso le parole, le esperienze e il vissuto di chi la cooperativa la vive tutti i giorni. Giorda e Dell’Accio sono gli alter-ego di infiniti personaggi che si intrecciano in una narrazione cronistica e onirica allo stesso tempo. “E a noi dove ci metteranno, nei rottami?” “No tranquillo, noi andiamo negli ingombranti”.
Lo spettacolo teatrale terminerà alle ore 21.30.
Uno spettacolo teatrale ideato per l’occasione e interpretato da Francesco Giorda e Stefano Dell’Accio.
A cura di Rete 14 luglio
Centro Salesiani Don Bosco
Concerto dell’orchestra infantile e giovanile “Musica Libera Tutti – Pratiche quotidiane per crescere insieme a Scampia a suon di musica” che, ispirandosi al “sistema Abreu” per un’educazione musicale pubblica, diffusa e capillare, con accesso gratuito e libero per bambini e fanciulli di tutti i ceti sociali, utilizza la musica come strumento di aggregazione sociale e crescita culturale a Scampia.
Il concerto terminerà alle ore 21.30.
Hanno collaborato all’organizzazione l’associazione AQUAS (Animazione QUArtiere Scampia)
Officine Gomitoli
Scuole, biblioteche, strutture sanitarie, case del quartiere e molto altro: strutture che, al di là della vocazione originaria, diventano luoghi di aggregazione della comunità grazie alla collaborazione di istituzioni, enti di terzo settore e cittadini. Questi i contenuti del libro Fare assieme. Una nuova generazione di servizi pubblici collaborativi, edizioni Egea che viene presentato in questo panel.
Intervengono Michele D’Alena, Ezio Manzini, Andrea Morniroli, Carlo Andorlini, Antonella Agnoli, Giovanna Muzzi.
Venerdì 4 ottobre – 9.30 – 11.15
Officine Gomitoli
Quando si tratta di costruire legami sociali, spesso si ricorre a specifiche figure professionali che agiscono in setting diversi – dagli incontri alle dinamiche quotidiane di territorio.
Come si può operare al meglio in questo ambito? Come si può abilitare le comunità affinché la capacità di connettersi sopravviva alla fine del lavoro del professionista?
L’attività di facilitazione si esplica a diversi livelli:
- quelli strettamente operativi volti a facilitare gruppi di lavoro, di confronto, di ideazione, in contesti operativi e produttivi, in questo caso le tecniche, sono una risorsa (questo è forse un compito di facilitazione metodologico-operativa);
- quelli di facilitazione nel disegnare dialogo e avvicinamento tra attori diversi, nel promuovere disponibilità e convergenze verso processi di coprogrammazione, coprogettazione e dialogo per la costruzione di politiche aperte e inclusive (questo è forse un compito di facilitazione politica, su scale locali e territoriali);
- quelli di facilitazione culturale, di accompagnamento delle transizioni e nella costruzione di coesistenze tra modelli di welfare e di amministrazione, nel sostenere riflessioni plurali e promuovere sperimentazioni e innovazioni (questo è forse un compito di facilitazione nel far evolvere modelli e rappresentazioni).
Hanno collaborato all’organizzazione Pares e CNCA
Partecipano tra gli altri al confronto: Graziano Maino (Pares), Marco Cau (Pares), Stefano Trovato (CNCA), Miki Marmo (Vedogiovane, Borgomanero) e Greta Zanon (La Foresta, Rovereto)
Albergo dei Poveri
Abitare i territori, le città significa convivere fra persone con esigenze, storie e desideri diversi, che condividono spazi di vita e relazioni sul territorio dove vivono. Bisogni e desideri a volte contrapposti che assieme ad una perdita progressiva della capacità di convivenza e tolleranza fra cittadini, hanno l’effetto di escludere intere fasce di popolazione dagli spazi comuni privandoli non solo del diritto di abitare i territori ma spesso di fruire servizi e avere garanzia dei propri diritti.
Partecipano tra gli altri al confronto Alessandro Trivoluzzi – GESCO, Hybrid Napoli, Roberta Tumiatti – Cooperativa Animazione e Territorio Società Cooperativa Sociale, Domenico Modaferri – cooperativa sociale ROM1995, Paolo Rabboni – Caritas Diocesana di Modena, Giuseppe Dardes– Fiopsd, Caterina Pozzi – CNCA e Stefano Vecchio – Forum Droghe.
Hanno collaborato all’organizzazione CNCA e Forum Droghe
Fondazione Campania Welfare
Luoghi, relazioni, benessere, cultura e formazione: il racconto di esperienze e progettualità per la creazione di modelli di rigenerazione “olistica”. Da Scampia a Brescia, le idee che possono diventare sistema.
Partecipano al confronto Michele D’Alena, Rossana Zaccaria -Recoop Up , Gabriela Rodriguez Istituto – Artigianelli di Trento, Scuola Centrale Formazione, Fedele Salvatore – rete Pangea, Antonella Agnoli – esperta e scrittrice e Thomas Ermenegger – Cooperativa La Fabbrica di Olinda.
Parteciperanno inoltre diverse esperienze di prossimità.
Conduce Marta Battioni – Legacoopsociali.
Hanno collaborato all’organizzazione Rete Pangea, Recoop UP, Scuola Centrale Formazione.
Albergo dei Poveri
L’idea è di proporre un laboratorio didattico narrato ed inclusivo, dove 3 gruppi di bambini siederanno a 3 tavoli diversi, ogni tavolo inizierà un plastico e lo lascerà “in-compiuto”; quest’ultimo verrà portato a termine in 3 fasi. I 3 gruppi lavoreranno a rotazione su ogni opera, con il risultato di avere 3 plastici ibridi e diversi tra loro, frutto della creatività cooperante dei 3 gruppi.
Artiste e artisti del passato spesso non sono riusciti a vedere le loro opere compiute, ma si sono spesi per la collettività e per un futuro non loro, questa stessa etica accompagnerà i bambini che inizieranno un lavoro per poi portare a termine quello di qualcun altro.
- MOSTRA PERMANENTE - I Migranti Mappano l'Europa
- MOSTRA PERMANENTE - Esposizione materiale "parentele inaspettate"
- MOSTRA PERMANENTE - Glossario della prossimità
- PERCORSI NELLA CITTÀ - Itinere. Una deriva condivisa
- PERCORSI NELLA CITTÀ - Archivi domestici
Albergo dei Poveri
Quali sono i confini di una città? Come rappresentare le città dal punto di vista di chi sta cercando di abitarle? Attraverso il disegno di una mappa, i migranti sono invitati a rappresentare la propria relazione con la città. Il progetto I MIGRANTI MAPPANO L’EUROPA si propone di riscrivere, attraverso lo sguardo e il segno dell’altro, tutte le città attraversate dai migranti, al fine di costruire una mappa europea del presente che porti alla luce il significato e le forme del primo approdo.
Chiesa dei Salesiani Don Bosco
Esposizione delle opere realizzate dagli studenti e dalle studentesse delle scuole della Campania nell’ambito del concorso “Parentele inaspettate”. Le pratiche di prossimità si nutrono dall’incontro con l’altro nella dimensione del ‘noi’, per contaminarsi con storie ed esperienze diverse e talvolta per ribaltare il proprio modo di agire, capace di promuovere un nuovo concetto di generatività, di parentela per ricucire quel capitale umano che resta risorsa disponibile come “bene comune della collettività”. Come ci prendiamo cura del paziente lavoro di tessitura (e ri-tessitura) delle relazioni tra le persone e tra le comunità e i territori che abitano? Come prendersi cura e promuovere le pratiche di sconfinamento dalle proprie consuetudini?
Albergo dei Poveri
Il gruppo Linguaggi Artistici della Biennale di Prossimità 2024 propone per le tre giornate di eventi a Napoli il progetto-laboratorio di arte pubblica “Glossario della Prossimità”, che prevede il coinvolgimento spontaneo del pubblico alla realizzazione di poster da appendere all’interno dell’Albergo dei Poveri al fine di aprire uno scambio con chi ha fatto esperienza della Biennale e chi abita e attraversa le zone della città interessate dall’evento. L’azione di scambio e condivisione prevede la raccolta e la scrittura di parole, espressioni o pensieri sui molteplici aspetti di prossimità, accoglienza e reciprocità, con l’ambiente circostante, con l’altr* da sé, con la città, attivando concetti che offrono la possibilità di ripensare le nostre forme dell’abitare e di porci in relazione.
All’ingresso dell’Albergo dei Poveri sarà allestito un banchetto di “raccolta e scambio” delle parole sul tema, che saranno trascritte su poster diffusi negli spazi e nelle strutture a loro predisposte, per una continua rimodulazione di significati sul senso di vivere e far vivere i luoghi e le relazioni di prossimità.
Hanno collaborato all’organizzazione Dedalus – cooperativa sociale / Fondazione Morra Greco / sottospazio / CUT – Circuito Urbano Temporaneo / Spazi Altri / Pontinpietra Academy
Albergo dei Poveri
Itinere (in corso, in via di svolgimento) nasce con l’intenzione di lavorare sul concetto di prossimità come possibilità di trasformare un luogo in spazio.
L’attività si propone come una camminata “libera” all’interno di un ambiente circoscritto, il triangolo tra i luoghi della biennale, in cui il fruitore ha la possibilità di creare il proprio percorso fatto di suggestioni ed emozioni attraverso proposte e interazioni con il territorio e i suoi abitanti.
Albergo dei Poveri
Archivi domestici nasce con l’intenzione di lavorare sul concetto di prossimità come memoria ovvero opportunità per intessere legami di senso tra il territorio di riferimento, gli abitanti nel loro vivere quotidiano e la comunità.
A tale scopo sarà realizzato un punto fisico gratuito di ascolto e raccolta materiali da archiviare durante i 3 giorni della biennale con un’azione finale collettiva partendo dall’archivio formatosi in precedenza.
Venerdì 4 ottobre – 11.45 – 13.30
- Tessere legami di comunità: quando le fondazioni attivano le energie del territorio
- Patti educativi di comunità, uno strumento di prossimità
- La Prossimità è mettersi in gioco
Centro Salesiani Don Bosco
I patti educativi di comunità sono uno strumento per creare alleanze tra persone, reti e istituzioni per sostenere i nostri ragazzi e in particolare i più fragili ed hanno dato vita ad esperienze di prossimità in tutto il territorio nazionale che si confrontano nello spazio della Biennale.
Il confronto è introdotto da Fedele Salvatore (presidente CNCA Campania), mentre Angelica Viola (direttivo nazionale CNCA) guida la discussione che coinvolge esperienze di diverse regioni, oltre a tutti i partecipanti al panel:
- I patti educativi di comunità a Napoli. Quale continuità? (Francesca D’Onofrio, coop. L’Orsa Maggiore – Napoli)
- “Ciascuno cresce solo se sognato”. il PEC del distretto sociale Monterotondo, Mentana e Fonte nuova in provincia di Roma (Angela Costantino – Coop. Folias e Giordano Nisticò – coop. Il Pungiglione)
- Il “laboratorio di comunità” a Marigliano (Na). Il protagonismo dei ragazzi (ragazzi delle scuole di Marigliano)
- La comunità educante Arca di Noè in Barriera di Milano (Erika Mattarella – Liberitutti scs).
Partecipa tra gli altri alla discussione Mery Pagliarini, Get up Udine e Ri-Costituente
Ha collaborato all’organizzazione: CNCA Campania
Fondazione Campania Welfare
Si propone un momento di confronto sul gioco come strumento di interazione, condivisione, ricerca e cambiamento, un’esperienza per diffondere l’efficacia di una metodologia informale come il “giocare” nello spazio per creare luoghi di socialità, educazione, benessere e cultura per le famiglie i ragazzi e i bambini. Una discussione giocata e creata insieme attraverso pratiche e proposte ludiche.
Consigliata voglia di mettersi in gioco!
Partecipano tra gli altri:
- Michela Peluso, Cooperativa Sociale progetto Uomo, Napoli “La scelta di occuparsi di gioco come strumento educativo di prossimità”
- Roberta Gaeta, Consigliera Regionale della Campania, “Il gioco nelle periferie, un atto di democrazia e inclusione”
- Viviana Luongo, educatrice ludica della cooperativa Sociale Progetto Uomo,Napoli Ali per Giocare, associazione italiana dei ludobus e delle ludoteche, Frosinone, “L’azione ludica come azione di prossimità”
- Luisa Colapinto, Educatrice Professionale Cooperativa Proposta 80, Cuneo, “La ludoteca al Centro Famiglie come servizio di cittadinanza attiva e azione di prossimità”
- Pietro Varriale, arteducatore, Napoli, “I linguaggi dell’arteducazione come strumento di prossimità trasformativa”
- Luca Coppola, Educatore e game designer del Ludobus Artingioco, Cooperativa sociale Progetto Uomo, Napoli, “Il ludobus, uno strumento di riqualificazione urbana estemporenea”
- Angelo Coscia, Animatore sociale e coordinatore Ludobus Ronzinante Aps Le cirque – Montecorvino Pugliano (SA), “Giocare non solo per divertirsi e ridare all’attività ludica la sua dimensione nella nostra quotidianità. La relazione con l’adulto per giocare ad ascoltarsi”
Albergo dei Poveri
L’idea è di proporre un laboratorio didattico narrato ed inclusivo, dove 3 gruppi di bambini siederanno a 3 tavoli diversi, ogni tavolo inizierà un plastico e lo lascerà “in-compiuto”; quest’ultimo verrà portato a termine in 3 fasi. I 3 gruppi lavoreranno a rotazione su ogni opera, con il risultato di avere 3 plastici ibridi e diversi tra loro, frutto della creatività cooperante dei 3 gruppi.
Artiste e artisti del passato spesso non sono riusciti a vedere le loro opere compiute, ma si sono spesi per la collettività e per un futuro non loro, questa stessa etica accompagnerà i bambini che inizieranno un lavoro per poi portare a termine quello di qualcun altro.
- MOSTRA PERMANENTE - I Migranti Mappano l'Europa
- MOSTRA PERMANENTE - Esposizione materiale "parentele inaspettate"
- MOSTRA PERMANENTE - Glossario della prossimità
- PERCORSI NELLA CITTÀ - Itinere. Una deriva condivisa
- PERCORSI NELLA CITTÀ - Archivi domestici
Albergo dei Poveri
Quali sono i confini di una città? Come rappresentare le città dal punto di vista di chi sta cercando di abitarle? Attraverso il disegno di una mappa, i migranti sono invitati a rappresentare la propria relazione con la città. Il progetto I MIGRANTI MAPPANO L’EUROPA si propone di riscrivere, attraverso lo sguardo e il segno dell’altro, tutte le città attraversate dai migranti, al fine di costruire una mappa europea del presente che porti alla luce il significato e le forme del primo approdo.
Chiesa dei Salesiani Don Bosco
Esposizione delle opere realizzate dagli studenti e dalle studentesse delle scuole della Campania nell’ambito del concorso “Parentele inaspettate”. Le pratiche di prossimità si nutrono dall’incontro con l’altro nella dimensione del ‘noi’, per contaminarsi con storie ed esperienze diverse e talvolta per ribaltare il proprio modo di agire, capace di promuovere un nuovo concetto di generatività, di parentela per ricucire quel capitale umano che resta risorsa disponibile come “bene comune della collettività”. Come ci prendiamo cura del paziente lavoro di tessitura (e ri-tessitura) delle relazioni tra le persone e tra le comunità e i territori che abitano? Come prendersi cura e promuovere le pratiche di sconfinamento dalle proprie consuetudini?
Albergo dei Poveri
Il gruppo Linguaggi Artistici della Biennale di Prossimità 2024 propone per le tre giornate di eventi a Napoli il progetto-laboratorio di arte pubblica “Glossario della Prossimità”, che prevede il coinvolgimento spontaneo del pubblico alla realizzazione di poster da appendere all’interno dell’Albergo dei Poveri al fine di aprire uno scambio con chi ha fatto esperienza della Biennale e chi abita e attraversa le zone della città interessate dall’evento. L’azione di scambio e condivisione prevede la raccolta e la scrittura di parole, espressioni o pensieri sui molteplici aspetti di prossimità, accoglienza e reciprocità, con l’ambiente circostante, con l’altr* da sé, con la città, attivando concetti che offrono la possibilità di ripensare le nostre forme dell’abitare e di porci in relazione.
All’ingresso dell’Albergo dei Poveri sarà allestito un banchetto di “raccolta e scambio” delle parole sul tema, che saranno trascritte su poster diffusi negli spazi e nelle strutture a loro predisposte, per una continua rimodulazione di significati sul senso di vivere e far vivere i luoghi e le relazioni di prossimità.
Hanno collaborato all’organizzazione Dedalus – cooperativa sociale / Fondazione Morra Greco / sottospazio / CUT – Circuito Urbano Temporaneo / Spazi Altri / Pontinpietra Academy
Albergo dei Poveri
Itinere (in corso, in via di svolgimento) nasce con l’intenzione di lavorare sul concetto di prossimità come possibilità di trasformare un luogo in spazio.
L’attività si propone come una camminata “libera” all’interno di un ambiente circoscritto, il triangolo tra i luoghi della biennale, in cui il fruitore ha la possibilità di creare il proprio percorso fatto di suggestioni ed emozioni attraverso proposte e interazioni con il territorio e i suoi abitanti.
Albergo dei Poveri
Archivi domestici nasce con l’intenzione di lavorare sul concetto di prossimità come memoria ovvero opportunità per intessere legami di senso tra il territorio di riferimento, gli abitanti nel loro vivere quotidiano e la comunità.
A tale scopo sarà realizzato un punto fisico gratuito di ascolto e raccolta materiali da archiviare durante i 3 giorni della biennale con un’azione finale collettiva partendo dall’archivio formatosi in precedenza.
Venerdì 4 ottobre – 15.00 – 16.45
Officine Gomitoli
Come le pratiche di prossimità possono generare Comunità sostenibili e solidali? Il focus del panel è il contrasto alle povertà energetiche, materiali ed economiche attraverso pratiche di prossimità, welfare comunitario e processi partecipativi di condivisione energetica.
A partire dalle esperienze di Comunità Energetiche e Solidali si intende dare vita a un momento di confronto tra pratiche, esperienze e le Fondazioni filantropiche.
Partecipano al confronto Angelo Moretti – Consorzio Sale della Terra, Anna Riccardi – Fondazione Famiglia di Maria, Silvia Pedrotti – Banco dell’Energia, Mauro Gaggiotti – Cooperativa ènostra, Federico Beffa – Fondazione Cariplo
- Introduzione: Mariateresa Imparato, Legambiente Campania
- World Cafè: Comunità e prossimità | Risorse | Innovazione
- Restituzione World Cafè
- Esperienze CERS Restituzione finale e coffee break
Hanno collaborato all’ organizzazione Legambiente, Fondazione CON IL SUD, Fondazione Cariplo, Banco dell’Energia, Cooperativa ènostra
Fondazione Campania Welfare
Il panel intende affrontare il modo in cui la prossimità può ibridare, orientare e supportare le comunità digitali. Per un verso le tecnologie consentono di abbattere le distanza e creare connessioni e interazioni impensabili alcuni anni addietro. D’altro canto, però, le strumentazioni informatiche rischiano di creare ulteriori filtri, barriere, contrapposizioni ed esclusioni. Da qui la necessità di approfondire il modo in cui la prossimità può essere determinante per dare umanità alle interazioni e alle realtà digitali.
Interviene Ezio Manzini – Designer per la sostenibilità.
Partecipano tra gli altri al confronto Monica Cerutti e Chiara Sonzogni del gruppo di ricerca Territori e Comunità digitali del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, Donato Moltibello di Cooperativa Mediterranei di Roma, Claudio Romano di Cooperativa Gea di Napoli, Selena Del Priore di Biblioteche Senza Frontiere, Sara Schiano di Associazione Microlab per un confronto allargato partendo dalle piattaforme FirstLife e CommonsHood”.
Albergo dei Poveri
L’idea del laboratorio nasce dalla riflessione sulla parola “pubblico” associata al concetto di spazio, precisamente dalla domanda: Quanto è pubblico il nostro spazio? Appartiene a chi lo attraversa e a chi lo abita? Si può costruire attraverso processi partecipativi? Da qui si partirà per dialogare con le studentesse e gli studenti dell’Accademia di Belle Arti che prenderanno parte al progetto.
Albergo dei Poveri
L’idea è di proporre un laboratorio didattico narrato ed inclusivo, dove 3 gruppi di bambini siederanno a 3 tavoli diversi, ogni tavolo inizierà un plastico e lo lascerà “in-compiuto”; quest’ultimo verrà portato a termine in 3 fasi. I 3 gruppi lavoreranno a rotazione su ogni opera, con il risultato di avere 3 plastici ibridi e diversi tra loro, frutto della creatività cooperante dei 3 gruppi.
Artiste e artisti del passato spesso non sono riusciti a vedere le loro opere compiute, ma si sono spesi per la collettività e per un futuro non loro, questa stessa etica accompagnerà i bambini che inizieranno un lavoro per poi portare a termine quello di qualcun altro.
Centro Salesiani Don Bosco
Con lo spettacolo interattivo TDT (Teatro Dentro Tutti®) proposto dal gruppo Il Teatro dell’ Anima ® “Il Mistero dei Cinque Alberi” liberamente ispirato al racconto “ D’un tratto nel folto del bosco” dello scrittore Amos Oz , si vuole indagare il tema del diverso e più in generale dell’altro. Di come basta essere un poco diversi dall’altro per essere additati come strani ed ammalati di “nitrillo”, una malattia sconosciuta del quale si teme di essere contagiati e per evitare ciò si preferisce isolare chi n’è affetto. Soltanto con il dialogo e con il parlarsi si possono superare le incomprensioni e riconoscersi sia nelle diversità che nelle somiglianze.
- MOSTRA PERMANENTE - I Migranti Mappano l'Europa
- MOSTRA PERMANENTE - Esposizione materiale "parentele inaspettate"
- MOSTRA PERMANENTE - Glossario della prossimità
- PERCORSI NELLA CITTÀ - Itinere. Una deriva condivisa
- PERCORSI NELLA CITTÀ - Archivi domestici
Albergo dei Poveri
Quali sono i confini di una città? Come rappresentare le città dal punto di vista di chi sta cercando di abitarle? Attraverso il disegno di una mappa, i migranti sono invitati a rappresentare la propria relazione con la città. Il progetto I MIGRANTI MAPPANO L’EUROPA si propone di riscrivere, attraverso lo sguardo e il segno dell’altro, tutte le città attraversate dai migranti, al fine di costruire una mappa europea del presente che porti alla luce il significato e le forme del primo approdo.
Chiesa dei Salesiani Don Bosco
Esposizione delle opere realizzate dagli studenti e dalle studentesse delle scuole della Campania nell’ambito del concorso “Parentele inaspettate”. Le pratiche di prossimità si nutrono dall’incontro con l’altro nella dimensione del ‘noi’, per contaminarsi con storie ed esperienze diverse e talvolta per ribaltare il proprio modo di agire, capace di promuovere un nuovo concetto di generatività, di parentela per ricucire quel capitale umano che resta risorsa disponibile come “bene comune della collettività”. Come ci prendiamo cura del paziente lavoro di tessitura (e ri-tessitura) delle relazioni tra le persone e tra le comunità e i territori che abitano? Come prendersi cura e promuovere le pratiche di sconfinamento dalle proprie consuetudini?
Albergo dei Poveri
Il gruppo Linguaggi Artistici della Biennale di Prossimità 2024 propone per le tre giornate di eventi a Napoli il progetto-laboratorio di arte pubblica “Glossario della Prossimità”, che prevede il coinvolgimento spontaneo del pubblico alla realizzazione di poster da appendere all’interno dell’Albergo dei Poveri al fine di aprire uno scambio con chi ha fatto esperienza della Biennale e chi abita e attraversa le zone della città interessate dall’evento. L’azione di scambio e condivisione prevede la raccolta e la scrittura di parole, espressioni o pensieri sui molteplici aspetti di prossimità, accoglienza e reciprocità, con l’ambiente circostante, con l’altr* da sé, con la città, attivando concetti che offrono la possibilità di ripensare le nostre forme dell’abitare e di porci in relazione.
All’ingresso dell’Albergo dei Poveri sarà allestito un banchetto di “raccolta e scambio” delle parole sul tema, che saranno trascritte su poster diffusi negli spazi e nelle strutture a loro predisposte, per una continua rimodulazione di significati sul senso di vivere e far vivere i luoghi e le relazioni di prossimità.
Hanno collaborato all’organizzazione Dedalus – cooperativa sociale / Fondazione Morra Greco / sottospazio / CUT – Circuito Urbano Temporaneo / Spazi Altri / Pontinpietra Academy
Albergo dei Poveri
Itinere (in corso, in via di svolgimento) nasce con l’intenzione di lavorare sul concetto di prossimità come possibilità di trasformare un luogo in spazio.
L’attività si propone come una camminata “libera” all’interno di un ambiente circoscritto, il triangolo tra i luoghi della biennale, in cui il fruitore ha la possibilità di creare il proprio percorso fatto di suggestioni ed emozioni attraverso proposte e interazioni con il territorio e i suoi abitanti.
Albergo dei Poveri
Archivi domestici nasce con l’intenzione di lavorare sul concetto di prossimità come memoria ovvero opportunità per intessere legami di senso tra il territorio di riferimento, gli abitanti nel loro vivere quotidiano e la comunità.
A tale scopo sarà realizzato un punto fisico gratuito di ascolto e raccolta materiali da archiviare durante i 3 giorni della biennale con un’azione finale collettiva partendo dall’archivio formatosi in precedenza.
Venerdì 4 ottobre – 16.45 – 17.15
Albergo dei Poveri
Possiamo porre la nostra attenzione al luogo che il corpo occupa? Il laboratorio, intende approfondire l’idea di corpo inteso come strumento creativo di incontro e relazione, come spazio di misurazione delle distanze che intercorrono tra le persone, come dispositivo di nuove pratiche di interazione e relazione.
Hanno collaborato – Fondazione Morra Greco; Spazi Altri; Dedalus Cooperativa sociale
Venerdì 4 ottobre – 17.15 – 19.00
- Prossimità e sinergie tra imprese profit e non-profit per un mercato del lavoro inclusivo
- La coprogettazione come strumento di prossimità
- Prossimità e carcere
Centro Salesiani Don Bosco
Il concetto di prossimità è associato al percorso Buy Wisely in termini di necessità di riavvicinamento tra le imprese sociali no profit di inserimento lavorativo (WISEs) e le imprese profit tradizionali (MBs); tra mercato del lavoro e disoccupati che hanno difficoltà ad inserirsi; tra soggetti che offrono lavoro e soggetti che offrono supporto per la realizzazione del lavoro stesso. Questo panel di discussione rappresenta un’occasione per acquisire e implementare suggestioni da portare in sedi di confronto con le parti interessate regionali e nazionali.
Discutiamo di:
- aumentare la consapevolezza dei valori aggiunti dei mercati B2B “buy social” e delle imprese sociali nei confronti delle aziende profit;
- incoraggiare il coinvolgimento delle aziende profit per sostenere i percorsi di crescita/riqualificazione di persone svantaggiate per facilitare il loro accesso al mercato del lavoro ordinario;
- sviluppare partenariati nazionali e transazionali attraverso azioni concrete che partono con la raccolta e la diffusione di buone pratiche per il rafforzamento della sostenibilità e dell’impatto a lungo termine dei risultati della collaborazione commerciale tra enti profit e no profit.
Partecipano al confronto: Daniela Ferrero – Consorzio Sociale Abele Lavoro, Mariano di Palma – Libera Campania, Rosario Esposito La Rossa – casa editrice Marotta&Cafiero, Arianna Novelli – coop Agorà (GE), Andrea Zanta – coop Orso Blu (BI).
Albergo dei Poveri
Di coprogettazione si parla molto da più punti di vista, ma durante la Biennale al centro vi è una domanda: in che modo e a quali condizioni questi strumenti possono costruire nuovi legami di prossimità, fiducia tra soggetti diversi, legami tra soggetti organizzati e comunità?
Dopo un breve intervento introduttivo di Marco Brunod (della Fondazione EOS Onlus), proporranno brevi comunicazioni:
- Fabio Pagano (Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei – Pozzuoli – NA , Bacoli – NA ecc..) con un breve intervento sul percorso di Coprogettazione realizzato dall’Ente da lui diretto.
- Barbara Di Tommaso sulle reti QuBì (Quanto Basta); Il progetto di contrasto alle povertà minorili QuBì, sostenuto da Fondazione Cariplo e da Fondazione Peppino Vismara.
- Salvatore Rao dell’Associazione “Prima la Comunità”, una associazione nazionale che sostiene l’incremento delle case della comunità e della sussidiarietà anche attraverso l’utilizzo della coprogettazione.
Sono presenti, tra gli altri, Graziano Maino, Marco Cau e Gianfranco Marocchi, Fedele Salvatore, Giacomo Smarrazzo, Angelica Viola, Enzo Di Guida, Domenico Costantino.
Hanno collaborato alla realizzazione di questo panel CNCA Campania, Cooperativa Sociale Irene ‘95, Cooperativa Sociale Orsa Maggiore, Cooperativa Sociale Obiettivo Uomo, Consorzio Gesco, Fondazione Vismara, Associazione Prima la Comunità, Cooperativa Sociale Dedalus, Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Fondazione EOS Onlus
Officine Gomitoli
Gli interventi nelle carceri sia all’interno che verso misure alternative alla detenzione. Il panel si propone di riportare esperienze di prossimità realizzate sia all’interno delle carceri italiane per ridurre la sofferenza della detenzione, tentare percorsi di rielaborazione della propria esperienza e di recupero di competenze, sia verso l’attuazione di misure alternative di tipo terapeutico (in strutture tipo comunità) e programmi di inclusione sociale tesi a sostenere e valorizzare le competenze sul modello dell’empowerment. Tali azioni si configurano come azioni di rigenerazione delle relazioni e dei territori visto l’impatto sugli stigmi e i programmi di inclusione sociale che coinvolgono l’insieme delle dinamiche delle comunità urbane.
Partecipano tra gli altri al confronto Luigi Romano – Antigone Samuele Ciambriello – Portavoce Nazionale dei Garanti dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale della regione Campania, Nicola Danesi – coop sociale Bessimo “Progetto Agenti di Rete”, Roberta Battinelli – GESCO “Progetto IV Piano”, Rosaria Anniciello – Gruppi di Volontariato Vincenziano, Andrea Fontana – Biblioteche Senza Frontiere, Caterina Pozzi – CNCA, Stefano Vecchio – Forum Droghe.
Hanno collaborato all’organizzazione CNCA, Forum Droghe e i Gruppi di Volontariato Vincenziano
Albergo dei Poveri
Il laboratorio “la prossimità dell’intercultura: costruire attraverso la condivisione” è pensato da un gruppo di ricerca multidisciplinare del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Genova, formato da filosofe/i, linguiste e psicologhe. Il laboratorio si pone l’obiettivo di costruire conoscenze attraverso la condivisione di esperienze, riflessioni e vissuti. In particolare, a partire da una tecnica propria della Ricerca Azione Partecipata, il World cafè, alle e ai partecipanti verrà chiesto di mettersi in gioco e riflettere su alcuni temi significativi per la Biennale della Prossimità, relativi a migrazioni, intercultura, multiculturalismo e accoglienza, il tutto in un ambiente informale, di ascolto reciproco e partecipativo!
Si informa che per raggiungere l’obiettivo sopra descritto, tra gli strumenti si prevede anche l’uso del registratore.
I dati saranno trattati in forma totalmente anonima e per soli scopi di ricerca e pubblicazioni scientifiche.
Intervengono Franco Manti- direttore dipartimento di Scienze dell’educazione Unige e Ilaria Coppola psicologa e esperta di Migrazioni e processi interculturali.
Albergo dei Poveri
L’idea è di proporre un laboratorio didattico narrato ed inclusivo, dove 3 gruppi di bambini siederanno a 3 tavoli diversi, ogni tavolo inizierà un plastico e lo lascerà “in-compiuto”; quest’ultimo verrà portato a termine in 3 fasi. I 3 gruppi lavoreranno a rotazione su ogni opera, con il risultato di avere 3 plastici ibridi e diversi tra loro, frutto della creatività cooperante dei 3 gruppi.
Artiste e artisti del passato spesso non sono riusciti a vedere le loro opere compiute, ma si sono spesi per la collettività e per un futuro non loro, questa stessa etica accompagnerà i bambini che inizieranno un lavoro per poi portare a termine quello di qualcun altro.
- MOSTRA PERMANENTE - I Migranti Mappano l'Europa
- MOSTRA PERMANENTE - Esposizione materiale "parentele inaspettate"
- MOSTRA PERMANENTE - Glossario della prossimità
- PERCORSI NELLA CITTÀ - Itinere. Una deriva condivisa
- PERCORSI NELLA CITTÀ - Archivi domestici
Albergo dei Poveri
Quali sono i confini di una città? Come rappresentare le città dal punto di vista di chi sta cercando di abitarle? Attraverso il disegno di una mappa, i migranti sono invitati a rappresentare la propria relazione con la città. Il progetto I MIGRANTI MAPPANO L’EUROPA si propone di riscrivere, attraverso lo sguardo e il segno dell’altro, tutte le città attraversate dai migranti, al fine di costruire una mappa europea del presente che porti alla luce il significato e le forme del primo approdo.
Chiesa dei Salesiani Don Bosco
Esposizione delle opere realizzate dagli studenti e dalle studentesse delle scuole della Campania nell’ambito del concorso “Parentele inaspettate”. Le pratiche di prossimità si nutrono dall’incontro con l’altro nella dimensione del ‘noi’, per contaminarsi con storie ed esperienze diverse e talvolta per ribaltare il proprio modo di agire, capace di promuovere un nuovo concetto di generatività, di parentela per ricucire quel capitale umano che resta risorsa disponibile come “bene comune della collettività”. Come ci prendiamo cura del paziente lavoro di tessitura (e ri-tessitura) delle relazioni tra le persone e tra le comunità e i territori che abitano? Come prendersi cura e promuovere le pratiche di sconfinamento dalle proprie consuetudini?
Albergo dei Poveri
Il gruppo Linguaggi Artistici della Biennale di Prossimità 2024 propone per le tre giornate di eventi a Napoli il progetto-laboratorio di arte pubblica “Glossario della Prossimità”, che prevede il coinvolgimento spontaneo del pubblico alla realizzazione di poster da appendere all’interno dell’Albergo dei Poveri al fine di aprire uno scambio con chi ha fatto esperienza della Biennale e chi abita e attraversa le zone della città interessate dall’evento. L’azione di scambio e condivisione prevede la raccolta e la scrittura di parole, espressioni o pensieri sui molteplici aspetti di prossimità, accoglienza e reciprocità, con l’ambiente circostante, con l’altr* da sé, con la città, attivando concetti che offrono la possibilità di ripensare le nostre forme dell’abitare e di porci in relazione.
All’ingresso dell’Albergo dei Poveri sarà allestito un banchetto di “raccolta e scambio” delle parole sul tema, che saranno trascritte su poster diffusi negli spazi e nelle strutture a loro predisposte, per una continua rimodulazione di significati sul senso di vivere e far vivere i luoghi e le relazioni di prossimità.
Hanno collaborato all’organizzazione Dedalus – cooperativa sociale / Fondazione Morra Greco / sottospazio / CUT – Circuito Urbano Temporaneo / Spazi Altri / Pontinpietra Academy
Albergo dei Poveri
Itinere (in corso, in via di svolgimento) nasce con l’intenzione di lavorare sul concetto di prossimità come possibilità di trasformare un luogo in spazio.
L’attività si propone come una camminata “libera” all’interno di un ambiente circoscritto, il triangolo tra i luoghi della biennale, in cui il fruitore ha la possibilità di creare il proprio percorso fatto di suggestioni ed emozioni attraverso proposte e interazioni con il territorio e i suoi abitanti.
Albergo dei Poveri
Archivi domestici nasce con l’intenzione di lavorare sul concetto di prossimità come memoria ovvero opportunità per intessere legami di senso tra il territorio di riferimento, gli abitanti nel loro vivere quotidiano e la comunità.
A tale scopo sarà realizzato un punto fisico gratuito di ascolto e raccolta materiali da archiviare durante i 3 giorni della biennale con un’azione finale collettiva partendo dall’archivio formatosi in precedenza.
Venerdì 4 ottobre – 19.30 – 22.30
Rione Sanità
Il Frente Murguero Campano nasce dall’unione dei gruppi di Murga di tutta la Campania. La Murga è una forma di teatro di strada che coniuga musica, danza e recitazione, molto vicina alla tradizione della giocoleria, con una forte connotazione satirica e parodistica. Rappresenta la lotta sociale degli schiavi nelle movenze, negli abiti, nelle parate e nelle canzoni di critica. Rappresenta il rovesciamento del potere costituito che trovava libera espressione nel carnevale. Ogni volta che suona e balla, la Murga racconta delle catene (Rumba) e della lotta per liberarsene (i tre salti-aguante!), si fa beffa dei padroni indossando abiti eleganti… a rovescio, e si fa spazio per la strada andando in parata come un esercito disordinato, buffo e rumoroso.
Cibo e cultura al Rione Sanità
Rione Sanità
La convivialità è una delle principali caratteristiche della Biennale della Prossimità. Per questo ogni edizione ha avuto la sua “cena di strada”. Ma Napoli è speciale e restare seduti in un solo posto sarebbe stato riduttivo.
La serata è dedicata al Rione Sanità: un luogo che grazie a pratiche di prossimità è tornato a raccontare a tutti le sue meraviglie. Accompagnati da guide del luogo, avremo la possibilità di passeggiare insieme (divisi in gruppi) e visitare tre splendidi luoghi d’arte: La Chiesa si Sant’Aspreno che ospita lo Jago Museum, la chiesa di Santa Maria Maddalena ai Cristallini e la Basilica di Santa Maria della Sanità. In questi luoghi, oltre a sorprendenti incontri, avremo la possibilità di mangiare alcune pietanze tipiche del luogo.
Al fine di agevolare l’organizzazione, la partecipazione a “Cibo e cultura al Rione Sanità” sarà possibile previa prenotazione del tour in uno specifico slot orario: ore 19.00; 19.30; 20.00; 20.30 (per ciascuno slot: max numero partecipanti 90).
Partenza per tutti da: JAGO MUSEUM Piazzetta Crociferi, 4, 80137 Napoli NA (chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi)
NB. tutti dovranno recarsi al Jago Museum 15 minuti prima della partenza del tour. In caso lo slot orario prescelto fosse già saturato, sarà nostra cura indicarvi il nuovo orario.
I gruppi da 90 saranno divisi dalle guide in 3 sottogruppi da 30, gli ospiti della biennale saranno accompagnati per tutta la durata dell’itinerario fino all’arrivo nella basilica di Santa Maria della Sanità. I partecipanti riceveranno un pass che dovranno mostrare sia alle guide che ai commercianti per la parte food.
Sabato 5 ottobre – 9.30 – 11.15
- Immaginare il possibile. La forza trasformativa delle pratiche di prossimità
- Futuro presente
- Lavoro sociale, lavoro di prossimità
- Dialoghi sulla Gentrification - Vol. 2
Teatro Trianon Viviani
La prossimità ha una precisa dimensione politica e culturale nella misura in cui – partendo dai bisogni, dai diritti e dalle aspirazioni delle persone e delle comunità – immagina e costruisce una realtà differente. Tessere relazioni, rigenerare luoghi e territori, prendersi cura delle comunità e dei diritti delle persone: possono essere pratiche di prossimità che trasformano la realtà, possono essere un’esperienza di rilettura ed attualizzazione della rivoluzione basagliana.
Hanno collaborato:
Cooperativa Sociale Dedalus e CNCA
Partecipano tra gli altri alla discussione:
- Viola Ardone (scrittrice);
- Noemi Satta (esperta di innovazione culturale);
- Andrea Morniroli (cooperativa Dedalus);
- Massimo Ruggeri (CNCA);
- Stefano Mantovani (cooperativa Noncello);
- Letture di Marialuisa Firpo (attrice).
Albergo dei Poveri
Futuro presente. 10 anni di editoria partecipata di NewFabric
Una storia lunga dieci anni, una passione comune per le pratiche che cambiano i territori e le comunità confluita in una collana editoriale che racconta il mondo che cambia. NewFabric di Pacini editore mette in circolo da anni persone, idee e azioni trasformative cercando di accogliere l’inaspettato del presente e di proiettarsi nel futuro del dibattito su questi temi.
Una riflessione collettiva su questi temi da tre punti di vista: abitare, muovere e comunicare. Testimonianze di storie incrociate e di nuovi stimoli sulla forza della contaminazione del racconto dell’agire collaborativo. A cura di Luca Bizzarri, Giovanna Muzzi, Angelo Buonomo e Stefano Martello.
- Abitare – sulla rigenerazione dei quartieri delle grandi città metropolitane e dei territori delle aree interne. Le pratiche della Rete delle case di quartiere (Torino) e della Scatola di latta (Lecce)
- Un punto di vista nuovo – Giovanna Muzzi (Associazione ETICity / Università Iuav di Venezia)
- Muovere – sui percorsi dell’economia civile che animano i territori. Le pratiche di Iper3 (Novara) e Legambiente OcchiVerdi (Pontecagnano, SA)
- Comunicare – La lentezza al servizio della sostenibilità.
Conclusioni a cura di Antonella Agnoli.
Modera Tommaso Sorichetti.
La collana NewFabric di Pacini editore è co-diretta da Carlo Andorlini, Luca Bizzarri, Angelo Buonomo, Michela Gagliardo, Valentina La Terza, Lisa Lorusso, Stefano Martello, Eliana Messineo, Salvatore Rizzo e Tommaso Sorichetti.
Albergo dei Poveri
L’obiettivo del tavolo di lavoro è redigere un documento aperto e partecipato per riproporre con forza la questione del lavoro sociale, stretto tra la fascinazione per la prossimità e una sempre più marcata diffusione di modelli di servizio standardizzati e spersonalizzati.
Partecipano tra gli altri al confronto Gianfranco Marocchi , Georges Tabacchi, Massimo Ascari – Legacoopsociali
Hanno collaborato all’organizzazione Legacoopsociali, Consorzio Sociale Abele Lavoro
Partiamo dall’ipotesi che una collaborazione efficace tra esperti di creazione di comunità, urbanistica, sociologia, economia e rappresentanti istituzionali possa effettivamente produrre soluzioni pratiche e innovative per la gestione della convivenza tra comunità temporanee e permanenti. Si presuppone che con un approccio pluridisciplinare si possano rivelare nuove vie per rendere sostenibile l’interazione tra le diverse fasce della popolazione urbana.
Il Keynote speaker avrà il compito di trattare in breve l’argomento con esempi e buone prassi italiane e globali.
I discussant proporranno approfondimenti e brevi messe a fuoco di “microtemi” attinenti al tema principale, di aspetti particolarmente interessanti toccati nel corso dell’intervento principale, tentando di stabilire connessioni con ambiti, progetti e saperi affini, anche “contestualizzando” il tema.
Il panel inoltre sarà aperto da una call to action interattiva rivolta direttamente al pubblico, con domande e sondaggi istantanei lanciati ad hoc per animare la discussione.
Partecipano tra gli altri al confronto: Marco Traversi (PJA), Davide Agazzi (Co-founder di FROM, Maria Cerreta (Estimo e valutazione – Dipartimento di Architettura (DiARC)- UNINA), Laura Lieto (Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica)
Piazza San Francesco a Capuana
Laboratorio spettacolo di Baracca dei Buffoni/MORKS uno spettacolo che diventa percorso di formazione e avvicinamento delle nuove generazione al mondo del circo. Gli spettatori oltre ad assistere alla performance useranno attrezzi tipici dello spettacolo di circo (palline, clave, trampoli, rola bola, etc…). Laboratorio e spettacolo di circo per bambini dedicato alla sperimentazione delle discipline circensi attraverso la motricità e il gioco. Nel corso dello spettacolo laboratorio verranno presentate le diverse discipline del circo e i rispettivi oggetti per farli conoscere, scoprire e sperimentare agli spettatori. Si spazia da giochi sulla conoscenza del gruppo all’uso della giocoleria per sviluppare le proprie abilità e la coordinazione.
- MOSTRA PERMANENTE - I Migranti Mappano l'Europa
- MOSTRA PERMANENTE - Esposizione materiale "parentele inaspettate"
- MOSTRA PERMANENTE - Glossario della prossimità
- PERCORSI NELLA CITTÀ - Itinere. Una deriva condivisa
- PERCORSI NELLA CITTÀ - Archivi domestici
Albergo dei Poveri
Quali sono i confini di una città? Come rappresentare le città dal punto di vista di chi sta cercando di abitarle? Attraverso il disegno di una mappa, i migranti sono invitati a rappresentare la propria relazione con la città. Il progetto I MIGRANTI MAPPANO L’EUROPA si propone di riscrivere, attraverso lo sguardo e il segno dell’altro, tutte le città attraversate dai migranti, al fine di costruire una mappa europea del presente che porti alla luce il significato e le forme del primo approdo.
Chiesa dei Salesiani Don Bosco
Esposizione delle opere realizzate dagli studenti e dalle studentesse delle scuole della Campania nell’ambito del concorso “Parentele inaspettate”. Le pratiche di prossimità si nutrono dall’incontro con l’altro nella dimensione del ‘noi’, per contaminarsi con storie ed esperienze diverse e talvolta per ribaltare il proprio modo di agire, capace di promuovere un nuovo concetto di generatività, di parentela per ricucire quel capitale umano che resta risorsa disponibile come “bene comune della collettività”. Come ci prendiamo cura del paziente lavoro di tessitura (e ri-tessitura) delle relazioni tra le persone e tra le comunità e i territori che abitano? Come prendersi cura e promuovere le pratiche di sconfinamento dalle proprie consuetudini?
Albergo dei Poveri
Il gruppo Linguaggi Artistici della Biennale di Prossimità 2024 propone per le tre giornate di eventi a Napoli il progetto-laboratorio di arte pubblica “Glossario della Prossimità”, che prevede il coinvolgimento spontaneo del pubblico alla realizzazione di poster da appendere all’interno dell’Albergo dei Poveri al fine di aprire uno scambio con chi ha fatto esperienza della Biennale e chi abita e attraversa le zone della città interessate dall’evento. L’azione di scambio e condivisione prevede la raccolta e la scrittura di parole, espressioni o pensieri sui molteplici aspetti di prossimità, accoglienza e reciprocità, con l’ambiente circostante, con l’altr* da sé, con la città, attivando concetti che offrono la possibilità di ripensare le nostre forme dell’abitare e di porci in relazione.
All’ingresso dell’Albergo dei Poveri sarà allestito un banchetto di “raccolta e scambio” delle parole sul tema, che saranno trascritte su poster diffusi negli spazi e nelle strutture a loro predisposte, per una continua rimodulazione di significati sul senso di vivere e far vivere i luoghi e le relazioni di prossimità.
Hanno collaborato all’organizzazione Dedalus – cooperativa sociale / Fondazione Morra Greco / sottospazio / CUT – Circuito Urbano Temporaneo / Spazi Altri / Pontinpietra Academy
Albergo dei Poveri
Itinere (in corso, in via di svolgimento) nasce con l’intenzione di lavorare sul concetto di prossimità come possibilità di trasformare un luogo in spazio.
L’attività si propone come una camminata “libera” all’interno di un ambiente circoscritto, il triangolo tra i luoghi della biennale, in cui il fruitore ha la possibilità di creare il proprio percorso fatto di suggestioni ed emozioni attraverso proposte e interazioni con il territorio e i suoi abitanti.
Albergo dei Poveri
Archivi domestici nasce con l’intenzione di lavorare sul concetto di prossimità come memoria ovvero opportunità per intessere legami di senso tra il territorio di riferimento, gli abitanti nel loro vivere quotidiano e la comunità.
A tale scopo sarà realizzato un punto fisico gratuito di ascolto e raccolta materiali da archiviare durante i 3 giorni della biennale con un’azione finale collettiva partendo dall’archivio formatosi in precedenza.
Sabato 5 ottobre – 11.45 – 13.30
Teatro Trianon Viviani
- Il glossario della prossimità – Francesca Blandino (comitato locale)
- Rileggere le direzioni della prossimità – Carlo Andorlini (Osservatorio nazionale sulla prossimità)
- Facilitare le pratiche di prossimità – Graziano Maino (Pares)
- La prossimità a scuola – Barbara Di Cerbo (dirigente scolastica – comitato locale)
- Cosa ci lascia la V edizione della Biennale della Prossimità – Marta Battioni (co-direttrice Biennale della Prossimità)