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Ore 15.30-17.45

Palazzo Tursi, Via Garibaldi:  con Gregorio Arena (Labsus), Emanuela Fracassi (Comune di Genova), Simone Leoncini (Municipio1- Centro Est), Amelia Frascaroli (Comune di Bologna), Salvatore Di Salvo (Comune di Catania), coordinano Lucio Padovani (Social Club Genova) e Dino Barbarossa (Fondazione Ebbene).

 

 

Collaborazione tra amministrazione e cittadini per la cura dei beni comuni. La città di Genova si fa prossima

 

Programma del Seminario
Introduce e modera:

Lucio Padovani-Presidente Social Club Genova

Un nuovo modo di essere cittadini. LABSUS e il regolamento per l’amministrazione condivisa

Gregorio Arena– Presidente Labsus

Genova si fa prossima. Presentazione delle buone prassi di prossimità

Emanuela Fracassi – Assessore Servizi Sociali Genova

Simone Leoncini – Presidente Municipio Centro Est Genova

Interventi della rete delle Città che promuovono la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani

Amelia Frascaroli – Assessore Servizi Sociali Bologna

Salvatore Di Salvo– Assessore Urbanistica Catania

Beni comuni e Luoghi di prossimità – modelli e testimonianze di collaborazione tra amministrazione e cittadini per la cura dei beni comuni.

Dibattito:

conduce Dino Barbarossa – Presidente della Fondazione Ebbene

 

All’interno dell’Evento della Biennale della Prossimità – che fa parte del Network “I cantieri del bene comune” – è stato organizzato un importante Seminario in collaborazione con  Labsus (Laboratorio per la sussidiaretà) sul tema: Collaborazione tra amministrazione e cittadini per la cura dei beni comuni. La città di Genova si fa prossima, ed all’interno del quale si cercherà di promuovere un confronto fra le grandi Città che hanno in essere esperienze di Prossimità.

Il filo conduttore del Seminario è  la proposta di un diverso rapporto tra cittadini  e patrimonio collettivo, nella convinzione  che  a tutti noi convenga prendersi cura attivamente dei “beni comuni”. La qualità della  nostra vita dipende direttamente dalla qualità delle risorse materiali  e immateriali presenti sul nostro territorio e dalla nostra capacità di valorizzarle generando “capitale sociale”.

In più città italiane (Bologna, Siena, L’Aquila, Trento, ecc.) si sta tendendo all’adozione da parte dei comuni di regolamenti che, in nome dell’interesse generale, promuovano e facilitino la collaborazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione per la “cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani”.  Anche l’amministrazione genovese si sta incamminando in questa direzione, il seminario è l’occasione per un confronto tra punti di vista e per scambiarsi informazioni sulle esperienze in atto.

Il protagonismo dei cittadini e delle loro formazioni sociali è nella società post-moderna, ormai indispensabile per garantire il benessere della Comunità. Bisogna cambiare direzione, imparare a declinare concretamente, amministrativamente, il principio di “sussidiaretà orizzontale”, prendere atto, una volta per tutte,  che, se non si mobilitano fino in fondo le risorse della “società civile”, fare manutenzione dello spazio urbano e di quello sociale diventerà molto presto un compito impossibile. Il tempo della delega è finito, la nostra società ha bisogno di cittadini attivi, responsabili, solidali e di un diverso rapporto tra di essi e le Istituzioni locali. Responsabilizzazione dei cittadini quindi, ma anche un diverso approccio della pubblica amministrazione alla partecipazione.

Il messaggio che intende promuovere il seminario si sposa perfettamente con la missione  della Fondazione Ebbene, secondo cui è fondamentale tendere ad un modello di società-comunità  che metta al centro il bene comune e che, a partire da un forte senso civico, si prenda cura degli spazi in cui vive e dei soggetti  più fragili che la compongono.

E’ il “farsi prossimo” che supera l’ideale evangelico e diventa sentire comune, anche questo è la Biennale della Prossimità.

*Azione del Progetto “Servizi specifici di prossimità per l’Integrazione” – Fondo Europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi 2007–2013. Annualità 2013 – Azione 10 “Scambio di esperienze e buone prassi”.