Di Ilaria Caccetta
Negli anni 2016 e 2017 Piazza Risorgimento, un popolare spazio del quartiere Campidoglio della città di Torino, è stata trasformata per tre mesi nella “prima piazza smart d’Italia” ovvero un ambiente pubblico ripensato secondo le più moderne tecnologie e arricchita di servizi per i cittadini, per mettere l’innovazione a loro servizio. Questo esperimento, inserito nell’ambito del progetto Torino Living Lab, sostenuto dalla Città per promuovere, sviluppare e testare nuove soluzioni in un contesto reale, è stato portato avanti dal gruppo Planet leader mondiale nella progettazione e nella realizzazione di grandi complessi residenziali realizzati, per l’appunto, secondo idee e tecnologie smart. Il progetto nell’arco di sei mesi dal suo avvio ha registrato una significativa risposta dei cittadini che hanno trovato soddisfacimento dell’esigenza di riportare la piazza al suo significato di centro di scambi, di socializzazione e di punto di incontro, attraverso sperimentazioni sia tecnologiche che sociali. E’ stata pensata l’iniziativa degli orti urbani con irrigazione smart automatizzata ed intorno alla quale si è creata un’aggregazione particolarmente attiva sia sui social che, soprattutto, direttamente nella piazza. La Piazza, negli anni addietro quasi abbandonata, ha ritrovato il proprio vigore attraverso la frequentazioni di persone con esigenze differenti. Per i più giovani ha preso avvio anche una palestra outdoor che produce energia attraverso lo sforzo prodotto dai suoi utilizzatori. E’ stato progettato un totem in cui erano visualizzabili le informazioni inerenti la piazza, una colonnina di telesoccorso ed una di videovigilanza per offrire un servizio di sicurezza pubblica e privata oltre a funzionare come stazione di ricarica per veicoli e biciclette elettriche. Inoltre il 100% del fabbisogno elettrico per l’illuminazione dell’Infopoint al centro della piazza era garantito da un sistema fotovoltaico unito all’inverter e al sistema di accumulo. Va poi segnalato un sistema di depurazione dell’aria completamente ecologico. E’ stata pensata e progettata anche l’attività, che si è rivelata essere un progetto di inclusività, partito con trenta libri e arrivato a 160 in due mesi.
Grazie a questo progetto Piazza Risorgimento è tornata ad essere un centro di aggregazione che rinasce nel momento in cui strumenti tecnologicamente avanzati si intrecciano con relazioni sociali. Il sistema appare virtuoso soprattutto nel momento in cui fa emergere un desiderio di socializzazione e scambio sopito. Le infrastrutture hanno così assunto il compito di costruire un’architettura sociale. Il modello di piazza smart ha abbracciato un’esigenza antica e rinnovabile attraverso le tecnologie, quello di stare assieme e migliorare la qualità della propria vita.
Nell’anno 2018 l’azienda Planet Idea ha concluso il progetto Torino Living Lab sulle Smart Cities ed hanno iniziato a manifetarsi le prime criticità di una piazza che è stata lasciata al proprio destino: le occasioni ed punti di aggregazione hanno iniziato a scarseggiare, molti negozi hanno chiuso ed, inassenza di presidio, il vandalismo ha inziato a dilagare. Al termine del progetto, tuttavia, Planet, raggiungendo un accordo con la Città e la circoscrizione, ha ceduto gratuitamente una serie di beni, dagli orti urbani agli arredi del campo da bocce, dalla cabina per il bookcrossing alle mattonelle fotovoltaiche inserite nella pavimentazione della piazza. E per far sì che quell’esperienza di comunità tra i residenti, persone che non necessariamente si conoscevano ma che si sono impegnate nella gestione dei beni comuni presenti nella piazza non andasse perduta, la Città ha deciso di accogliere la proposta dei comitati di cittadini che, con la formula innovativa dei patti di collaborazione, cui più avanti si dedicherà un approfondimento, porterà alla gestione e alla cura da parte degli abitanti dei beni di Piazza Risorgimento. I cittadini che dal 2016 avevano iniziato a popolare Piazza Risorgimento e ad essere non solo partecipi ma anche co-gestori nelle attività organizzate da Planet hanno ritenuto di continuare a essere parte di questo spazio pubblico assumendosene, tramite la costituzione di un’associazione informale, la gestione e la responsabilità.
I cittadini, quindi, da un lato hanno proseguito nella rivalutazione della piazza attraverso le attività connesse alla cura degli orti urbani ivi presenti ma anche mantendo l’iniziativa del bookcrossing e la gestione del campo delle bocce; dall’altro sono diventati interlocutori attiviti della Circoscrizione IV e degli Uffici centrali del Comune di Torino, competenti in materia di beni comuni, per la formalizzazione del patto di collaborazione.