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di Silvia Alparone   01/09/2014

Tre giornate dedicate alla solidarietà porta a porta come nuovo modello di welfare. La Biennale della Prossimità, che si terrà a Genova dal 10 al 12 ottobre 2014 ha lo scopo di creare, a partire dalle giornate della manifestazione, uno spazio di incontro e di scambio fra associazioni, cooperative, imprese e cittadini che, partendo dal basso, dalla quotidianità, cercano nuovi modi per fare gruppo e in questo modo condividere, risparmiare e soprattutto costruire una città solidale.

“Si tratta del primo tentativo di un evento nazionale – spiega Georges Tabacchi, direttore della Biennale – per aggregare e mettere in comunicazione soggetti diversi, istituzioni e cittadini che condividano l’idea che è necessario ricostruire rapporti di fiducia andati distrutti e senza i quali non c’è crescita economica e sociale possibile”.

La giornata di venerdì 10 ottobre sarà dedicata a seminari classici sui temi dell’economia, del welfare, della collaborazione fra amministrazioni pubbliche e cittadinanza, della finanza etica. Sabato 11 si terrà invece l’evento fieristico diffuso sul territorio del centro genovese. Il festival sarà diviso in quattro aree tematiche che coincideranno ocn diverse zone del centro storico: lavoro innovazione e imprese; acquisti agricoltura, cibo e gas-gap; rigenerazione urbana case di quartiere e mediazione abitativa; inclusione migranti, educazione, disabilità. Domenica 12 visite guidate gratuite alla città. Il programma completo è consultabile sul sito della manifestazione.

La Biennale è organizzata da dalla Rete di Prossimità, consorzi di cooperative sociali che operano in tutta Italia che condividono un protocollo aperto a cui chiunque sia interessato può aderire,  e che è costituita oggi da oltre novanta realtà nazionali, fra cui Social Club Torino, che raccoglie circa trenta organizzazioni del torinese che hanno lo scopo di migliorare migliorare la qualità della vita dei loro lavoratori attraverso la socializzazione di risorse, opportunità e relazioni. Capofila del Social club torinese è il Consorzio Abele Lavoro, di cui Tabacchi è presidente. “Social club nasce nel 2009 – racconta ancora Georges Tabacchi – quindi prima della crisi economica degli anni immediatamente successivi, a dimostrazione che la spinta verso un sistema economico fondato sulla condivisione e sulla solidarietà ha radici più profonde e non è legata solo alla necessità di uscire da questa congiuntura. È vero però che non c’è mai stata prima di ora una sensibilità così diffusa su questi temi e quindi questo sembra essere il momento buono per creare un humus culturale forte e diffuso, su cui le molte iniziative che stanno nascendo possano attecchire stabilmente e dare buoni frutti. Troppo spesso ancora oggi infatti, molti tentativi di condivisione e attività solidali partono per poi implodere su se stesse dopo poco. Bisogna creare tutti insieme un sistema resistente e solido, una rete a maglie strette che costituisca un’alternativa sociale ed economica concreta”.

La Rete nazionale per la Prossimità è promossa da Consorzio Nazionale Idee In Rete, ISNet – Spesa Utile, Fondazione Ebbene, Social Club Torino, Social Club Genova, e Consorzio Emmanuel – Emporio solidale Lecce.

Fonte: EquoTorino